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 IN POTENTIA FORMA
 FETHI ATAKOL PORTA AL SALONE DEL MOBILE IL RE-USE DESIGN


Dopo la positiva esperienza al Salone del Mobile 2008, Fethi Atakol continua – all'interno del Salone Satellite 2011 –, la sua ricerca fedele all'etica del re-use design, secondo la quale ciascun oggetto rielaborato conserva traccia della sua esistenza precedente e acquista, allo stesso tempo, nuova anima e dignità. Un tema, quello del ri-uso.


Oggetti del passato, del quotidiano, oggetti scartati o dimenticati si trasformano così attraverso un intervento altamente creativo, rivelandone anche una natura inattesa. Il tutto seguendo una lavorazione svolta con il minimo impatto ambientale.
Potremo classificare il lavoro del designer/artigiano Fethi Atakol secondo questi 3 grandi filoni progettuali:

RE-USING
La poetica del ri-uso mantiene la memoria degli oggetti, li sottrae alla distruzione, al rifiuto. Li ricombina in una nuova sintassi. L'azione del progettista non è dunque trovare la materia per una forma pre-esistente, ma vedere in qualcosa di obsoleto, di scartato, la possibilità di una nuova forma, presente in potenza. E dunque di nuova funzione.

EDUCATION
L'etica del ri-uso è collegata in Fethi Atakol a un approccio educativo e formativo, sia con persone avviate a un recupero sociale e personale, sia in workshop aziendali e universitari. In entrambi i campi, è il potere di cambiare le cose e, attraverso il gesto del progetto, cambiare sé stessi e la propria organizzazione: la potenza di assumere una nuova forma di vita. Così anche gli oggetti possono sfuggire, attraverso il gesto del progettista, alla distruzione, per dire e fare qualcosa di nuovo, di bello, possono venire accolti in una funzione nuova.

SOCIAL RESPONSABILITY
Il design del ri-uso non si pone come alternativa al sistema industriale tuttavia può generare forme e applicazioni, e diffonde pratiche di sostenibilità e responsabilità sociale, offre esempi e processi per la creatività e anche per l'auto-produzione. Attraverso la pratica dei workshop didattici diffonde un saper fare, una nuova potenza di creare e mutare forme e funzioni negli spazi in cui viviamo.
Le collezioni firmate da Fethi Atakol sono composte da pezzi unici o piccole serie limitate; molte opere si prestano, comunque, a diventare prototipi destinati a una più ampia produzione industriale.

Così Fethi Atakol descrive il suo modus operandi: «Quando viaggio in automobile mi trovo a osservare ogni cassonetto dei rifiuti cercando oggetti che normalmente vengono abbandonati nelle vicinanze. Mi capita così, molto di frequente, di vedere vecchie sedie, porte, ante di finestre, pezzi di ringhiere, damigiane, che stimolano immediatamente la mia fantasia e subito mi ritrovo a costruire mentalmente oggetti nuovi ritrasformando quelli vecchi. Mi fermo e li catturo: è lì che comincia la maggior parte delle mie opere. Questi pezzi, ormai morenti, iniziano un percorso di ri-animazione che li porta nel mio laboratorio dove cerco di capire quale sarà la loro nuova vita. Alcuni di loro aspettano anche dei mesi o anni prima di trovare la loro via. E, anche nel restare lì, apparentemente immobili e inutili, molto spesso stimolano la mia fantasia offrendo spunti per nuovi progetti. Succede poi che da un oggetto, che ri-prende vita con un nuovo design, nasca un'idea per un altro o addirittura una serie, una linea con una storia comune. E questa catena, finora, mi appare infinita e affascinante».

Fethi Atakol. Nato a Bellinzona (Ticino, Svizzera) il 10 maggio 1972. Svizzero, di padre turco e madre italiana, si è trasferito in Italia nel 1993. Dal 1999 si dedica al "reuse-design" e presenta i suoi oggetti in fiere e mostre. Realizza allestimenti espositivi e partecipa a laboratori artistici e programmi educativi. Oggi vive a Rimini con la moglie Manuela e le piccole Giulia ed Eleonora.

Photo by Fabio Gervasoni, Daniele Calisesi, Manuela Atakol

Fethi Atakol
Rimini (Italy)
Tel. +39 338 6127069
www.fethiatakol.com



a cura di: 
Federica Capoduri 

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