CERCA IN IDEAMAGAZINE.NET

 

 L'ARTE NELLA CITTA' - IL SEDILE IN PIETRA


Una mostra di panche in pietra serena allestita in una piazza è un'iniziativa piuttosto singolare, che a dire il vero crea un certo scarto tra il riconoscimento delle panche come tali, e quindi la tentazione di sedersi a riposare e il vederle invece come sculture, e dunque sentirsi intimoriti, guardarle da lontano quasi fossimo in un museo. Sedici artisti italiani e stranieri per questi progetti realizzati dagli artigiani di Firenzuola, che da secoli si tramandano l'abilità di lavorare a colpi di scalpello, ma oggi anche in maniera meccanizzata, la pietra che più di ogni altra, con il suo colore e la sua grana, caratterizza le città della Toscana. La sfida è oggi però quella di non fermarsi, di trovare stimoli ed idee per rinnovare una tradizione antica, per offrire nuove opportunità agli artigiani di produrre oggetti che non si limitino alla ripetitività di forme note.
Ecco allora questo progetto, che mira ad avvicinare la scultura alla gente, realizzando oggetti da usare, per sedersi e fermarsi a meditare; arte che si inserisce nella città diventandone parte, senza fratture, e insieme offrire spunti capaci di rinnovare l'interesse delle maestranze.
Panche ridotte all'essenziale, come la strana poesia dell'opera di Yasuda Kan, quasi un sasso appoggiato sul terreno che evoca il primordiale istinto ad usare come sedile quello che la natura ci offre. Oppure realizzazioni in cui la funzione diventa motore principale del progetto, come nel sedile di Giò Pomodoro, estremamente semplice, come semplice e naturale è l'atto di sedersi. Superfici ora levigate, fino a diventare quasi morbide e trasformare la pietra in altro, come ha voluto Viliano Tarabella; ora ruvide e segnate dai colpi dello scalpello che lasciano segni profondi nell'austero sedile di Jean Paul Philippe, che con sofferta dignità si offre ai passanti; ora combinate con altre materiali come nel caso diMarcello Aitiani.
I migliori propositi che sorreggono l'idea di qusto progetto sono però purtroppo in parte vanificati dall'ingiusto divieto di sedersi e dall'idea che tutti questi oggetti, al termine della mostra verranno portati chissà dove e forse non avranno mai la possibilità di essere quello per cui sono stati pensati: panche che chiunque possa usare.

Firenze - Piazza S. Croce
29/04 - 7/05 / 2000

Testo:
Gloria Refini

I.
II.




III.
IV.




V.
VI.






TOP