CERCA IN IDEAMAGAZINE.NET

 

 LUXURY IN LIVING. ITALIAN DESIGNERS FOR ITALIAN INDUSTRIES
 150 prodotti totally made in Italy


In un momento in cui molti segnali indicano un declino del made in Italy, ricerca estetica, creatività tecnologico-culturale ed impegno progettuale rivolto agli scenari futuri, sembrano oggi le leve primarie per uscire dall'empasse.
In un mercato ricco e sconfinato, sembrano esistere ampi spazi per l'individuazione di una propria nicchia cercando di porre in atto tutte le conseguenze progettuali e produttive di un'opinione abbastanza condivisa dagli operatori del furniture design: la fine del vincolo sul prezzo basso o medio a fronte di un costante, emergente bisogno di qualità - da intendersi ovviamente anche come rinnovato interesse nei confronti della materia (ovvero di una sensualità prestazionale da sempre veicolo principale dell'eccellenza e dell'esclusività) che è anche figlia del trend minimalista dell'ultimo millennio.
La materia incarna un arricchimento del prodotto che va aldilà dell'intervento meramente formale: concretizza un'ideale del passato e dà modo di rifondare, radicandola al passato, la propria contemporaneità. In altri termini una ricerca che coinvolga in profondità la materia all'interno dei processi progettuali e produttivi costituisce, forse, uno dei principali percorsi virtuosi in grado di aprire e realizzare nuove sinergie, arrivando a proporre oggetti originali che evidenzino i legami con la tradizione e l'influenza del Genius Loci. Quest'ultimo inteso soprattutto nel suo valore distintivo, di unicità: modello di esclusività ed eccellenza di cui l'artigianato, come tale, non può più farsi carico, perché - pur rimanendo cultura progettuale di riferimento - ormai non può rappresentare una risposta plausibile al complesso di requisiti che determinano la qualità contemporanea.
Ma per rispondere al meglio a questa nuova sfida - "le fabbriche del design" secondo la nota definizione di Alberto Alessi - a quali esempi concreti, contemporanei o del recente passato, possono attingere i nostri designer per creare le icone di questo incerto, fragile e frammentario nuovo millennio?

La mostra statunitense Luxury in Living. Italian designers for Italian industries è forse una delle prime risposte a tale quesito. Da una ricca serie di esempi contemporanei e del passato, sono stati raccolti 150 prodotti totally made in Italy. E l'interesse della manifestazione sta proprio nel non proporsi in quanto malinconico sguardo al passato, ma anzi come stimolo per una ripresa di interesse verso una area semantica ed un'intorno concreto e produttivo (il made in Italy appunto) che stenta nel passaggio generazionale di questi anni a confrontarsi con il suo recente, ed eccellente, passato.

Altro punto di interesse della manifestazione è il contributo in favore dell'attualizzazione della nozione stessa che dà il titolo alla manifestazione. Filo conduttore è infatti il concetto contemporaneo di Lusso, i cui canoni negli ultimi anni hanno subito sostanziali modifiche. Non più solo riferito a caratteristiche note come eccellenza qualitativa o costo infatti, oggi il lusso nell'abitare necessita anche di valori reputati ieri secondari quali: etica produttiva, ricerca materica, attenzione all'impatto ambientale, proiezione futuribile. Caratteristiche che vanno ovviamente sommate all'unicità che nasce da doti sia estetiche che tecnologiche.

Orgogliosamente autarchica la mostra espone pezzi rigorosamente in produzione di serie - più o meno limitata - o riedizioni di classici del design, tracciano un quadro d'elezione della creatività industriale italiana dagli anni Cinquanta a oggi, sottolineando la forza dell'italianità nella definizione del lusso anche nella sua accezione più contemporanea.
Per identificare e dare risalto ai valori che, anche nel campo dell'abitare, sottendono alla nota definizione Italian Style, i 150 oggetti selezionati rappresentano una visione italiana del lusso contemporaneo va oltre la temporaneità delle mode e delle novità. Gli oggetti - appartenenti a settori del living, quali arredo, piastrelle, tessuti, marmi , argenti, e rubinetti rappresentano il contributo congiunto di oltre 90 aziende italiane ed 80 designers (Lodovico Acerbis, Barbara Agnoletto, Laura Agnoletto, Franco Albini, Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, Giorgio Armani, Mario Asnago, Antonia Astori, Gae Aulenti, Raul Barbieri, Giuseppe Bavuso, Guglielmo Berchicci, Mario Bellini, Enzo Berti, Francesco Bettoni, Fulvio Bianconi, Francesco Binfarè, Cini Boeri, Donato Bonanomi, Osvaldo Borsani, Gianmaria Buccellati, Gabriele Buratti, Luigi Caccia Dominioni, Mario Cananzi, Flavio Caronni, Anna Ferrieri Castelli, Achille Castiglioni, Livio Castiglioni, Pier Giacomo Castiglioni, Maurizio Cattelan, Piergiorgio Cazzaniga, Centro Ricerche e Sviluppo Frau, Tiberio Cerato, Pierluigi Cerri, Pietro Chiesa, Stefano Chiocchini, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Carlo Colombo, Maurizio Corrado, Carlotta de Bevilacqua, Decoma Design, De Pas Jonathan, Piero De Vecchi, Domus Academy, Dante Donegani, Dordoni Rodolfo, Guido Drocco, Gabriella Dorligo, Maurizio Duranti, Donato D'Urbino, Jacopo Etro, Silvano Faresin, Marco Ferreri, Barnaba Fornasetti, Piero Fornasetti, Gianfranco Frattini, A.G. Fronzoni, Laura Fubini, Gianpietro Gai, Piero Gatti, Stefano Giovannoni, Giorgio Gurioli, Massimo Iosa Ghini, Giovanni Lauda, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Vittorio Livi, Paolo Lo mazzi, Roberto Lucci, Vico Magistretti, Francesco Mansueto, Enzo Mari, Maurizio Martinelli, Luciano Marson, , Laura Mascino, Alberto Meda, Luca Meda, Franco Mello, Alessandro Mendini, Davide Mercatali, Simone Micheli, Rosita Missoni, Bruno Munari, Adolfo Natalini, Paolo Nava, Paola Navone, Luca Nichetto, Fabio Novembre, Paolo Orlandini, Cesare Paolini, Giovanni Andrea Panizon, Pier Franco Papasogli, Gaetano Pesce, Giancarlo Piretti, Gio Ponti, Franco Raggi, Claudia Raimondo, Prospero Rasulo, Paolo Rizzatto, Aldo Rossi, Diego Rossi, Francesco Rota, Marzio Rusconi Clerici, Denis Santachiara, Carlo Scarpa, Tobia Scarpa, Afra Bianchin Scarpa, Roberto Semprini, Sottsass Associati, Ettore Sottsass, Studio 65, Raffaele Tedesco, Francesco Teodoro, Mario Tessarollo, Matteo Thun, Giacomo Vavassori, Claudio Vender, Marco Verrando, Donatella Versace, Massimo Vignelli, Lella Valle Vignelli, Marco Zanini, Marco Zanuso).

La mostra itinerante comprende pezzi già considerati Modern Classic così come mobili e complementi d'arredo contemporanei che per continuità creativa possono entrare nella prestigiosa categoria dei New Classics. Inaugurata il 30 Novembre 2004 a Miami, Loft Building al Design District, ed in corso fino al 12 gennaio 2005, la manifestazione è gratuita (ulteriore se non definitivo punto a favore della manifestazione) ed è aperta al pubblico dal lunedì al sabato, dalle 11,00 alle 18,00.

Curata da Carlo Ducci (capo redattore di Vogue Italia e Casa Vogue) e ideata da Armida Allevi (co-proprietaria della società milanese ab.Origena Srl), Luxury in Living. Italian designers for Italian industries è un progetto promosso dall' ICE-Istituto nazionale per il Commercio Estero, con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti e in collaborazione con le Associazioni di categoria: Assopiastrelle, Associazione Costruttori Valvole e Rubinetteria, Associazione Tessile Italiana, Assomarmi, Associazione Italiana Marmomacchine, Federargentieri, Federlegno-Arredo, Internazionale Marmi e Macchine Carrara, Tessilvari.
Dopo il debutto a Miami, la mostra continuerà in altre importanti città degli Stati Uniti quindi a Londra.

Luxury in Living - Italian designers for Italian industries
Loft Building, 3627 NE 1st Court, Design District, Miami, USA
30 novembre 2004 - 12 gennaio 2005
www.luxuryinliving.com

Sede londinese / 18 Marzo 2005 - 27 marzo 2005
Royal Academy of Arts
Burlington Gardens, London - UK
Times: 11:00 am - 6:00 pm

Ente Promotore
Istituto nazionale per il Commercio Estero
Produzione
ab.Origena Srl
Ideazione
Armida Allevi
Curatore
Carlo Ducci
Progetto espositivo
Guido Cigada
Immagine coordinata
Michela Nosè
Direzione artistica
Sharon Goldreich
Supporto scientifico
Politecnico di Milano: Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria chimica "Giulio Natta", Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda (INDACO)
Allestimento
Labodesign Srl
Catalogo
Electa Mondadori

Aziende esposte
Acerbis International, Alias, Antolini, Antonio Lupi, Arclinea, Arflex, Ariana Industrie Ceramiche, Armani Casa, Artemide, Azucena, B&B Italia, Barovier&Toso, Bernini, Bisazza, Boffi, Buccellati, Cappellini, Casalgrande-Padana, Cassina, Castelli-Haworth, Ceramiche Artistiche Lea, Ceramiche Caesar, Ceramiche del Conca, Ceramiche Gambarelli, Ceramiche Provenza, Ceramica Sant'Agostino, Ceramiche Vietri Antico, Ceramica di Vietri Francesco De Maio, Cooperativa Ceramica Imola, Cotto Veneto, Danese, De Vecchi, Dedar, DePadova, Desalto, Dilmos, Driade, Edra, Elettrica Rotaliana, Emmemobili, Etro, Eurojersey, Fendi Casa, Ferlea, Fiam Italia, Fiorete Group, Flexform, Flos, Flou, FontanaArte, Fornace della Cava, Fornasetti, Foscarini, Fratelli Fantini, Furrer, Gervasoni, Giber, Gufram, Horm, Imatex, Italvelluti, ArtStone Top by ISC , Jovino Marmi, Kartell, Kundalini, La Murrina, La Torre, LauraMeroni, Limonta, Living Divani, Luceplan, Luciano Marcato, Magis, Mambretti Filippo, Manifattura di Domodossola, Manifattura Vay Giuseppe, Marazzi Gruppo Ceramiche, Mario Cavelli, Matteograssi, MDF Italia, Memphis, Meritalia, Minotti, Missoni Home, Molteni & Co., Moroso, O-Luce, Ottone Meloda, Pallucco Italia, Paola Lenti, Poliform, Poltrona Frau, Poltronova, Redaelli Velluti, Rex Ceramiche Artistiche, Rimadesio, Rossi&Arcandi, Rubelli, San Lorenzo, Snaidero, E. Stancampiano, Taltos, Technotiles, Tecno, Tessitura Pietro Cazzaniga, Ultima Edizione, UpGroup, Vavassori Argenteria, Venini, Versace Home, Viganò, Villa Tessitura Jacuard, Ycami, Zanotta, Zanovello Argenteria, Rubinetterie Zazzeri, Zucchetti Rubinetteria.
a cura di: 
Angelo Minisci 
Umberto Rovelli 

 I.
II. 
 III.
IV. 
 V.
VI. 
 VII.
VIII. 
 IX.
X. 
 XI.
XII. 
 XIII.
XIV. 
 XV.
XVI. 
 XVII.
XVIII. 
 XIX.
XX. 
 XXI.
XXII. 
 XXIII.
XXIV. 
 XXV.
XXVI. 
 XXVII.
XXVIII. 
 XXIX.
XXX. 


TOP 

ha collaborato:
Maria Angeles
Fernandez Alvarez