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 JOE COLOMBO: INVENTING THE FUTURE


Cesare Colombo, detto Joe, non fu solo uno dei designer industriali di maggior successo degli anni sessanta, ma fu anche tra i più importanti visionari della sua epoca che, con i suoi interni e moduli abitativi innovativi, volle anticipare l'abitare del futuro.
Attraverso una vita breve ma intensa, Joe Colombo ha lasciato molti capolavori al mondo del design. In particolare una lezione di stile e un orientamento preciso. Rivolto all'utilizzatore.
Il destino ha costretto Colombo a fare tutto di corsa, quasi che, osservando oggi il suo percorso, sapesse che allo scoccare del quarantunesimo compleanno se ne sarebbe andato.
Joe era un euforico, un grande sognatore e comunicatore che fece della sua faccia barbuta e della pipa in mano un marchio.
I dettagli tecnologici dei suoi progetti si sposano con l'aspetto artistico, quasi un futurismo razionale, e la struttura insieme alla forma dell'oggetto diventano espressione.
Le sue ideazioni infatti, ancora oggi ne testimoniano la maestria e le grandi capacità previsive.

Dopo avere studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, nei primi anni '50 Colombo entra a far parte del Movimento di pittura nucleare con Enrico Baj. Poco dopo, all'inizio degli anni '60, rivolge la propria attenzione all'architettura e all'interior design e inizia a lavorare come progettista.
Crea Universale, una delle prime sedie modellate in un unico pezzo di plastica, schizza il bicchiere più cool mai disegnato; il mitico Smoke, e crea arredi dalle forme innovative costruiti con legno laminato, pelle e vimini. Oltre alla ricerca dei materiali, l'opera di Colombo si caratterizza per la flessibilità e la modularità, tratti ben visibili nelle poltrone Tube Chair e Multi Chair che attraverso combinazioni molto semplici si prestano a infiniti usi. L'inventiva di Colombo si esprime anche nella creazione di stand espositivi fieristici per ditte come Bayer, Hoechst e Rosenthal, oltre che nelle sue numerose creazioni di design che comprendono auto, orologi, attacchi di sci, bicchieri, condizionatori e un servizio da bordo per Alitalia. Tra i clienti di Colombo vi sono varie società di design come Kartell, Comfort, Bonacina, B-Line, Alessi, Bernini, Zanotta, Oluce e molte altre che tuttora producono le sue creazioni. Le ultime opere sono rappresentate da unità abitative multifunzionali e interni in cui Colombo persegue il suo scopo, quello di rendere superflui gli arredi convenzionali e di combinarli per produrre una nuova forma di "equipaggiamento" capace di offrire il massimo comfort e la massima funzionalità. L'impressionante opera di Joe Colombo, che morì nel 1971 nel giorno del suo quarantunesimo compleanno, è il frutto di un decennio di lavoro caratterizzato da un'ossessiva ricerca di nuove idee e progetti.

Di tutto ciò parla ed è testimone la mostra Joe Colombo: Inventing the future che documenta l'intera opera del grande designer in un tour internazionale e toccherà, per la prima volta, i più importanti musei. Grazie ad approfondite ricerche presso lo Studio Joe Colombo di Milano – ed in particolare alla sua appassionata direttrice Ignazia Favata che, insieme a Mateo Kries, ha curato l'allestimento della mostra –, verranno esibiti non solo i modelli originali dei principali progetti, ma anche documenti e pezzi inediti, tra cui modelli architettonici sperimentali, disegni, planimetrie e video di interviste a contemporanei di Colombo.

Televisori inseriti nel soffitto, pareti con minibar incorporati che ruotano, città nucleari sotterranee. Le futuristiche idee del grande designer italiano trasudano lo spirito dei frenetici anni '60.
Le opere si presentano attraverso quattro sezioni tematiche e cronologiche. La prima è rappresentata dalle prime creazioni artistiche e architettoniche accompagnate da un excursus biografico raccontato attraverso un'ampia collezione di oggetti personali e opere grafiche inedite. La seconda sezione comprende le prime creazioni di design tra cui alcuni capolavori come le sedute Elda, Roll, Superleggera e Arm Chair, lampade come Acrilica, Spider, Coupè, Flash e Alogena, la sveglia Optic e vari arredi. La terza sezione illustra la svolta di Colombo verso una concezione modulare e flessibile dei sistemi abitativi; visibile nei contenitori Combi Center e Trolley Boby e in molte altre creazioni. L'ultima sezione è dedicata alle ultime opere, principalmente finalizzate alla progettazione di unità abitative multifunzionali e di interi ambienti come Visiona I (1969), della quale si ha una parziale ricostruzione e un video che illustra questo spettacolare interno, la Total Furnishing Unit (1971) ed anche il suo appartamento del 1968, con l'arredo originale.

La mostra consente a chiunque la osservi di tornare o di vivere per la prima volta gli anni sessanta, sempre con la presenza costante di un futuro diverso e grandioso che Joe Colombo, in qualche modo, ha contribuito a regalarci.


Joe Colombo: Inventing the future
16 settembre-18 dicembre 2005
Triennale di Milano
Catalogo: edizioni Vitra Design Museum, distribuzione Skira
www.triennale.it

a cura di: 
Federica Capoduri 
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