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 I HAVE A DREAM! 11 PROGETTI DA SOGNO


Cosa sognano i designer?

11 progettisti italiani con altrettante idee intrise di significati e di sfide tecnologiche hanno sognato per Andreoli, storico laboratorio specializzato nella lavorazione di Corian®, oggetti, complementi, installazioni come risultato della spontaneità del loro pensiero progettuale.

I progetti esprimono al meglio l'esperienza di Andreoli nel trattamento di Corian® e ognuno di questi mette in risalto le tecniche di lavorazione e l'abilità nel trovare soluzioni in grado di trasformare idee in prodotti. Andreoli è infatti una delle più qualificate aziende italiane specializzate nella lavorazione di Corian® DuPontTM e dal 1990 fa parte del prestigioso circuito di laboratori certificati DuPontTM Corian® Quality Network, e vanta di numerosissime collaborazioni con i più noti architetti, designer e aziende del settore arredo.

La mostra – curata da Matteo Ragni ed in corso dall'1 al 3 marzo 2007 negli spazi di Art&Gallery di via Arese 5 a Milano –, è un percorso onirico che mette in scena in una atmosfera surreale i sogni diventati realtà.

Il percorso comincia proprio da un letto caratterizzato da un decoro di ispirazione naturale progettato dalla fantasia di Ilaria Marelli; il sogno continua nella forma perfetta di Diego Grandi, un guscio a forma d'uovo che contiene le parole di Alice nel Paese delle Meraviglie. Scivoliamo poi nel ricordo dei classici e nelle sue nuove interpretazioni che M+A+P+ Designstudio, con il loro progetto, rende omaggio al maestro Enzo Mari. Lo sviluppo di un nastro, casuale e infinito, assume per Luca Nichetto la forma di una parete dove spazi pieni e vuoti giocano a rincorrersi. Un sogno colorato quello di Odoardo Fioravanti che immagina di ricoprire i tetti delle città con tegole di Corian® dalle infinite nuance, creando interminabili effetti di tessitura. Il sogno di Giulio Iacchetti è una linea che si perde in una curva e controcurva per poi riprendere la sua traiettoria formando una comoda seduta. JoeVelluto sogna la libertà di cavalcare l'onda perfetta nel territorio urbano in sella a un prezioso skateboard che scivola su superfici lisce, sinuose e senza ostacoli. Una falce di luna viene trasformata in una dolce panchina a dondolo dall'immaginazione di Miki Astori dove trascorrere rassicuranti momenti di evasione e custodire gli oggetti e i libri più preziosi. Setsu e Shinobu Ito fantasticano una vasca origami a forma di barchetta per trasportare i nostri sogni anche nell'ambiente bagno. Il risveglio dopo la notte è accompagnato da un pratico vassoio, interpretato da Lorenzo Palmeri, per il cibo giapponese e adatto per la colazione a letto. Il sogno si conclude con ChorusDesignGroup che immagina una panchina per gli spazi pubblici dove ognuno di noi può ritrovare il calore della propria casa.


Foliage, progettato da Ilaria Marelli
Quale sogno potrebbe essere migliore di quello un fatto in un letto da favola? Un'interpretazione di un mondo abitato da gnomi e principesse, una versione oversized di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il motivo del letto in Corian® è ispirato dalla natura, ma esso è un'interpretazione moderna di un progetto tradizionale, composto da un ottomano con una testata del letto in legno intagliato, la cui sfarzosità sta nella sua splendida decorazione.

Lullaby, progettato da Diego Grandi
Questo progetto è un nido che tiene e avvolge un piccolo occupante, cullato dai fili di una favola. Una forma perfetta come un guscio d'uovo è tradotta in un abbraccio protettivo, dove le parole della storia di Alice nel Paese delle Meraviglie diventano un pretesto simbolico per accompagnare e guardare oltre il sonno di un bambino. Sweet dreams!

Sedici nuovi animali. A tribute to Enzo Mari, progettato da M+A+P+ Designstudio
Eravamo profondamente impressionati da Sedici Animali di Enzo Mari e stimolati dalla loro armoniosa grazia, dalla loro geometrica ripetizione e dalle loro perfette proporzioni. Così abbiamo deciso di creare un anti-classico countermelody come tributo al grande maestro: Sedici nuovi animali, ci ricorda che il panorama estetico ed espressivo è costantemente e incessantemente in evoluzione.

Neverending, progettato da Luca Nichetto
Un nastro da sciogliere, venti, torsioni che quasi casualmente creano un pezzo che sembra interminabile. Diversi elementi contigui possono essere usati per formare una specie di leggera parete divisoria, della quale solidi e vuoti si amalgamano nella sinuosa ed elastica spiegatura del nastro. Il contrasto tra la presenza materiale e la forma è un marchio di garanzia ulteriore del progetto, che trasforma il Corian® e lo fa inaspettatamente duttile e trasformabile, invitando possibili nuove funzioni.

T-gola, progettato da Odoardo Fioravanti
Nello sviluppo di un progetto che ha mirato ad illustrare le qualità del Corian®, è sembrato naturale sognare una copertura dei tetti di una città immaginaria con le piastrelle multicolori dalle infinite ombreggiature. T-gola è una piastrella disegnata e realizzata per fare questo sogno, disegnando sulle complesse tecnologie usate da Andreoli. L'innovativo sistema consente il grande movimento di forme anche sull'architettura geometrica, creando complicati effetti tridimensionali.

Majorana, progettato da Giulio Iacchetti
Un sistema di seduta a due livelli per le aree pubbliche che, se necessario, può essere anche usato come una chaise longue per stendersi o per aspettare la notte. «Questa seduta può essere riassunta tracciando una linea che si perde in una curva e controcurva per poi riprendere la sua traiettoria. Tutto il resto è monolitico bianco, un effetto che ho cercato dal principio: Ho avuto un sogno e l'ho conseguito.»

Just SURFace!, progettato da JoeVelluto
Sarebbe un sogno se tutti gli oggetti potessero avere liscie, scorrevoli, intatte superfici: mobili che possono praticare il surfing con un sontuoso skateboard. Just SURFace! è una celebrazione di libertà, per sperimentare la città.

MoonMoon, progettato da Miki Astori
Se nella misura giusta, una mezzaluna può essere il luogo ideale per allontanarsi da tutto. Consente di oziare in un assopimento imbottito, di addormentarsi in un dondolare leggero, ma anche di leggere, di parlare, di stare a cavalcioni su di esso, per immagazzinare gli oggetti i più cari, usarlo come un'altalena con un amico, per sottoporsi a psicoterapia, per un sonno profondo o un sogno ad occhi aperti.

Hakobune, progettato da Setsu & Shinobu Ito
Un bagno ed un lavandino. Due leggeri e toccanti oggetti, come una sottile forma di origami. Il riferimento alla cultura Orientale è chiaro, ma il rigore del progetto giapponese è animato dalla semitrasparenza di Corian® Ice White. Questa nuova addizione alla stanza da bagno è una sintesi di tecnologia e tradizione, che apre la via all'innovativo uso del materiale.

SU-doku, progettato da Lorenzo Palmeri
Il progetto è un tributo alla cucina giapponese. Ogni singolo pezzo di sushi ha il suo proprio piccolo podio, come un oggetto effimero di arte commestibile. I quadrati, creati direttamente sulla superficie Corian®, forma una griglia che contrasta con la forma fluida della struttura. La salsa di soia può scorrere lungo le scanalature formate dai quadrati, come un fiume che lambisce le rive di piccole isole. La parte vuota di SU-doku è il luogo ideale per portare le posate o i tovaglioli o tenendo le ciotole di sushi tradizionali.

Paolo.a, progettato da ChorusDesignGroup
Nonostante sia progettato per le aree pubbliche, questo pezzo mostra un'affinità con i mobili per l'arredamento d'interni, creando una nuova dimensione del vivere. Paolo, Paola, Paolo.a è immaginato come l'espressione di relazioni sociali che sono limitate alla casa, piuttosto che manifestate nella sfera di interazione umana nel contesto urbano. La panca ed il paralume riassumono due archetipi principali: la dimensione orizzontale – il rapporto col suolo – e l'altra verticale, verso il cielo. Il profilo del perforato materasso-seduta ed il diffusore col paralume evoca il senso di riposo ed il calore tipici delle nostre case.


Matteo Ragni, curatore della mostra afferma: «I Have a Dream! è un sogno divenuto realtà: la dimostrazione che le aziende italiane sono ancora disposte alla sperimentazione e al dialogo osmotico con i designer, tanto più se entra in gioco un laboratorio specializzato che funge da cardine tra questi due mondi. Nel contesto contemporaneo questo significa continuare l'esperienza del design italiano seguendo i solchi della sua storia, con in più la consapevolezza di una diversa complessità progettuale, tipica dei giorni nostri. Tanto di cappello ad Andreoli, dunque, per aver saputo e voluto accogliere il fattore umano in tutta la storia di I Have a Dream!. Abbiamo lavorato, certamente, ma anche discusso, parlato, riso, pranzato... anche questo è design!»


Matteo Ragni
www.matteoragni.com
Andreoli
www.andreoli-italy.it
Corian DuPont
www.dupont.com
a cura di: 
Federica Capoduri 

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ha collaborato:
Umberto Rovelli

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