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 REBEL


Presso la Edizioni Galleria Colombari è stata inaugurata in occasione del Salone del Mobile di Milano 2007 la mostra Rebel; esposizione dal titolo sovversivo incentrato sul tema della libertà. Libertà dalle leggi della natura e dalle leggi della storia, attraverso la cristallizzazione contronatura dell'effimero e attraverso l'esaltazione delle minoranze e delle differenze.
La mostra ha voluto sottolineare così una nuova forma espressiva attraverso il linguaggio astrattomaterico caratterizzato dalla cultura Hip Hop, dove elementi di frammenti diventano arredi-puzzle tra il serio ed il faceto, tra etica e realtà.

"Le minoranze sono sempre state oppresse e annullate dal potere costituito in tutte le loro forme di espressione" asserisce Antonio Cagianelli - uno dei designer di riferimento di questa nuova corrente-non corrente. Si é parlato infatti spesso di sofferenza della differenza nelle sue creazioni a proposito dei suoi vetri eresie ed ora in questa collezione The house of rebel spirit mette in scena un altro aspetto della ribellione storica. Il tavolo Rock, la sedia Rebel e l'omonimo tappeto segnano il nostro contemporaneo dei graffiti, ultima forma di espressione contestataria dopo la contestazione di massa degli anni '70 in cui si aveva un fronte ben preciso e compatto ed un obiettivo a senso unico.

Anche il noto designer egiziano-canadese Karim Rashid affronta il tema con coraggio con la sedia Aitali K2- Ikoned ed alcune Prints per YaYo Design.
Nato al Cairo, designer ed artista internazionale ha sempre dato ai suoi progetti una forte valenza di sensibilità verso il tema della democrazia come segno sociale atto a cambiare l'atto estetizzante, destinato a tutti e a nessuno. Anche il suo remake spesso ispirato agli anni '70 ne caratterizza l'uso verso un nuovo tentativo di lettura informale per le masse.

Valentina Giovando ha presentato l'opera T.1.9.5.0 Omaggio al Tibet. Se all'esterno dell'opera i segni e i simboli raccontano la bellezza e l'alterità di un luogo reale e mitico al tempo stesso, all'interno gli oggetti, un ascolto, una immagine elaborata dall'artista farà riflettere sul dolore dell'esilio e l'oppressione del popolo tibetano.

Elsa Milani ha esposto il piatto HIP HOP che fa parte della sua ricerca sul design primario, in particolare sulla luce, iniziata nel lontano 1985 alla Domus Academy. Il prototipo rappresenta il suo concetto di design esibito qui in un'ammiccamento ironico al design/arte, la perfetta metafora di tutto ciò che è vitale e ribelle; arricchito anche da un'opera di video-arte dedicata alla trasgressione con testimonianze storiche di personaggi della cultura post moderna come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini Pierre Restany, Andrea Branzi.

L'artista Maurizio Vetrugno si manifesta con le sue opere d'arte di quadri tutti ricamati, come le opere Iggy Pop e Valladine Sane che si rifanno alle copertine dei dischi a trentatrè giri. Attraverso musica anni '50,'60,'70 suoni ed immagini in genere popolari crea tramite il linguaggio espressivo del ricamo la sua espressione salvifica, la sua ricerca a sottindere con la sua opera-ricamo un'epoca, il passato, la storia, e con essa le identità collettive, il gusto e la comunità che lo elabora e legittima, o per lo meno la tensione ad esso, alla sua ricostruzione. Come dire la tensione al senso, al superamento della frammentazione, della diaspora dei soggetti.

David Palterer ha presentato due opere uniche: Verde e Adam le'adam Ze'ev (L'uomo è la volpe dell'uomo). In quest'ultima il tema mette a nudo la drammacità dell'uomo che tratta il suo stesso genere umano con crudeltà - Homo homini lupus est. Il disegno è un filo-fax contro la Guerra nella penisola Balcanica, in particolare dedicato contro la guerra nella Serbia-Erzegovina. In mostra anche l'opera La Condanna; una scultura in vetro impiccata al muro in segno di ribellione contro la pena di morte.

L'artista/grafico Stefano Rovai con la sua opera Affinchè chiunque lo avesse incontrato non lo uccidesse; un volume realizzato per il Comune di Firenze in occasione dell'istituzione della festa regionale toscana contro la pena di morte. Risale infatti al 30 novembre 1786 l'abolizione della pena di morte in Toscana per volontà del Granduca Pietro Leopoldo.

In sintesi, Rebel si vuole connotare come una mostra/ricerca verso l'ultima forma di reazione all'horror vacui e all'impotenza del cambiamento: popolare il vuoto di segni, di espressioni che riescano per un momento a creare un'identità e un'esistenza alla marginalità.
Come dice Antonio Cagianelli: "É una contraddizione tra un'illusione di libertà e una prigionia effettiva che esclude in genere le minoranze dalla partecipazione sociale e che le confina in una sorta di prigionia esterna, all'aria aperta, cioé ai margini della città e della storia".


Edizioni Galleria Colombari
via Maroncelli 10 - 20154 Milano
dal 18/03 al 30/03 dalle 11.00 am - 20.00 pm
Tel. 0039.02.29001551
edizionigalleriacolombari@fastwebnet.it


a cura di:
Federica Capoduri
I.

II.
III.

IV.
V.

VI.
VII.

VIII.
IX.

ha collaborato:
Elena Granchi




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