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 DESIGN ALLA COOP. 20 PROGETTI INEDITI DI DESIGN QUOTIDIANO


Coop, la maggiore realtà italiana della grande distribuzione, pone una nuova attenzione a forme espressive innovative e sperimenta la realizzazione di progetti che uniscono prodotto e design, estetica e funzionalità.

Da tempo l'interesse di Coop per un mercato dominato da giganti distributivi quali Ikea si è fatto man mano più evidente. I primi segnali possono essere letti nella creazione del nuovo marchio Effetto Casa dedicato all'home furniture e all'oggettistica domestica che ha già portato alcune produzioni – anche di notevole fattura – a disposizione dei clienti di alcuni ipermercati italiani (è il caso, ad esempio, dei prodotti ideati in questi ultimi anni da Daniele Bedini / IS - In and Out Space, l'architetto/designer toscano che – sempre per Coop – ha realizzato nel 2004 l'innovativo esperimento Mediet sulla conservazione dei cibi fresci e il consumo della dieta mediterranea in ambito spaziale).

Ma durante le giornate milanesi del Salone, accanto a questi episodi di una realtà in crescita su più fronti, si è affiancata un'iniziativa non meno laboriosa ed interessante concepita e fortemente voluta, dopo circa due anni di lavoro, da Giulio Iacchetti e Matteo Ragni.
La mostra Design alla Coop ha evitato gli ambienti salottieri della kermesse meneghina e ad ospitare i 20 prototipi realizzati da 19 designer della nuova generazione – Enrico Azzimonti, Matteo Bazzicalupo, Fabio Bortolani, Carlo Contin, Antonio Cos, Lorenzo Damiani, Delineo, Odoardo Fioravanti, Emmanuel Gallina, Ilaria Gibertini, Giulio Iacchetti, JoeVelluto, Kazuyo Komoda, Raffaella Mangiarotti, Miriam Mirri, Donata Paruccini, Gabriele Pezzini, Matteo Ragni, Paolo Ulian – è stato l'allestimento ideato da Gabriele Pezzini per l'area d'ingresso di un punto vendita Coop della città di Milano: il supermercato di Via Arona 15.

Il Salone del Mobile, scenario unico al mondo per il lancio di nuove tendenze, di eventi legati alla distribuzione e commercializzazione di linee di prodotti ormai non più attinenti solo al "mobile", è stata la giusta occasione per la presentazione del progetto. 19 designer sono stati invitati dalla Coop a progettare prodotti di largo consumo per la casa e la persona: oggetti innovativi nelle prestazioni e nella funzionalità, di dimensioni adatte al trasporto e alla vendita nella grande distribuzione, con materiali e lavorazioni compatibili con l'ambiente e con il successivo riciclo e, grazie ad un accurato studio teorico della riproducibilità industriale, accessibili a tutti ad un prezzo equo e democratico.
Per molti designer questo rinnovato impegno di Coop nel design, rappresenta un'ulteriore occasione affinché l'impegno etico, ideativo, concettuale e formale profuso nel progetto non denunci i limiti di una attività che troppe volte, loro malgrado, genera prodotti costosi alla portata solo di una élite di consumatori.
Ma oggi Coop sembra guardare al design proprio come ad uno strumento per dialogare con il cliente e portarlo a pensare sull'intima funzione dell'oggetto. I prodotti presentati contribuiscono così ad individuare possibili evoluzioni di oggetti d'uso quotidiano, ma anche e soprattutto nuove idee in grado di caricare di nuovo senso i gesti comuni di ogni giorno.

Design alla Coop sembra perciò sancire la nascita in Italia di una nuova generazione di designer che, avendo sentito l'esigenza di incontrarsi per parlare di design e di prodotti, ha inteso promuoversi e promuovere un design democratico. Ognuno di loro ha portato con sé le proprie idee ed esperienze per metterle in comune e confrontarsi con gli altri per cercare un maggior slancio nella complessità del mercato attuale. Come gruppo hanno deciso di analizzare i comportameni umani nell'arco della giornata – da quando ci si sveglia a quando si va a dormire – accorgendosi che nell'arco delle 24 ore vengono svolte molte azioni anche inconsapevoli, azioni di cui spesso neanche un progettista si accorge. Di qui l'idea di lavorare per la grande distribuzione e ideare oggetti democratici, per tutti, semplici e con prezzi accessibili: un insieme di oggetti ed utensili per la casa progettati secondo criteri di eco-compatibilità, funzionalità e originalità.
Non espressamente "formali" – come capita più di sovente incontrare – tutte le proposte della manifestazione hanno ragioni progettuali che vanno oltre la semplice conformazione estetica del prodotto. Anche per questo, tutti quanti, meritano un approfondimento testuale che consenta di cogliere quanto a prima vista potrebbe sfuggire:

Tavoletta per bucato – di Enrico Azzimonti – è un'assicella lavatoio itinerante monomaterica per lavare a mano capi singoli e delicati. Di ridotte dimensioni, si adatta alle esigenze del nomadismo contemporaneo migrando dalla casa alla vacanza al viaggio di lavoro.

Scopino da bagno – di Deepdesign | Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti – è uno scopino che si riempie dall'alto con un liquido igienizzante che fuoriesce dalle fessure ricavate sulla spazzola in fase di pulizia.

Carta igienica per bambini – di Fabio Bortolani – è un prodotto pensato per i bambini, dove il fattore dimensionale identifica subito il fruitore, senza utilizzare decorazioni superflue che ne evidenzino la tipologia.

Spugna da cucina – di Carlo Contin – è dotata di fessura multifunzione per agevolare la pulizia di posate, pentole e bicchieri e per agganciarla comodamente all'erogatore del lavello.

Gancio da muro – di Antonio Cos – è un oggetto piatto che può guadagnare la terza dimensione fissandolo al muro. Si muta in una forma fluida e strutturata capace di reggere presine, panni, grembiuli ecc.

Feltrino adesivo – di Lorenzo Damiani – è un modello a dimensione variabile (brevettato dall'autore) che prevede diversi utilizzi del feltrino.

Spazzola | specchio – di Delineo – propone una spazzola per capelli che nasconde al suo interno un pratico specchietto, unisce due oggetti generalmente separati.

Battipanni – di Odoardo Fioravanti – è un prodotto di nuova concezione dotato di un manico ad asola che ne facilita l'utilizzo, impedendo che sfugga di mano e permettendo di portarlo al braccio.

Scopa | spazzola – di Emmanuel Gallina – presenta un oggetto bifido che ha il vantaggio di essere munita di una maniglia che ne rende autonoma la parte inferiore in modo da avere la possibilità di usarla singolarmente anche senza il manico lungo.

Stendino con cappottina – di Ilaria Gibertini – è un prodotto in plastica in cui la cappottina protegge il bucato da pioggia, polvere e rifiuti indesiderati. Dotato di staffe regolabili si aggancia al parapetto del balcone o si adatta al termosifone.

Molletta per il bucato – di Giulio Iacchetti – sono elementi monomaterici realizzati in polipropilene. Dallo stampo escono in formazione "a corolla" composta da 12 pezzi. L'assenza di un ulteriore passaggio industriale (come il montaggio-assemblaggio e l'aggiunta di una molla metallica) incide fortemente sulla riduzione del costo del prodotto. Sarà l'utente finale a staccare ogni singolo pezzo dalla corolla, avviando una sorta di gioco con un oggetto che da sempre rientra nell'attrezzaggio base di ogni casa.

Pantofola cattura polvere – di Giulio Iacchetti e Matteo Ragni – sono calzature in feltro in cui tra le due suole è possibile ancorare un panno tipo swiffer per raccogliere la polvere sul pavimento mentre si cammina.

Sapone da bucato – di JoeVelluto – è una nuova interpretazione del sapone di Marsiglia che, grazie alla sua forma, può essere riposto sopra la classica spazzola da bucato in plastica.

Dischetti di ovatta – di Kazuyo Komoda – è un prodotto in cui il dischetto di cotone usato nella cosmesi quotidiana si trasforma in un fiore. Ma non solo per scelta estetica; la nuova forma permette infatti di risparmiare il 20% del materiale senza ridurne la superficie d'uso.

Bastoncini cotonati – di Kazuyo Komoda – sono oggetti dotati di un sottile supporto in alluminio sulla cui estremità viene applicato un puntale in cotone. Questa variante permette una migliore ed attenta usabilità riducendo il materiale monouso.

Sturalavandini – di Miriam Mirri – è una ventosa con sezione ondulata e manico antiscivolo per liberare gli ingorghi, evitando quando possibile l'uso di prodotti inquinanti. Nel manico è contenuta una pinza sottile per recuperare piccole cose che potrebbero ostruire il passaggio dell'acqua.

Gruccia – di Donata Paruccini – è realizzata con un tubolare metallico.

Guanti in gomma – di Gabriele Pezzini – sono prodotti ideali per lavare i piatti in quanto semplificati nella forma per essere più facilmente indossabili e sfilabili dopo l'utilizzo.

Bacinella per bucato – di Matteo Ragni – è una proposta altamente ergonomica da 15 lt.che favorisce la presa avvicinando il baricentro al corpo per un minore sforzo. Cestello porta mollette estraibile. Profondità limitata per stivaggio facilitato.

Guanto toglipelucchi – di Paolo Ulian – è un prodotto in cui il tessuto in micro fibra, solitamente integrato su spazzole in plastica, è utilizzato per il guanto ambidestro. Un gancio integrato permette di appenderlo sull'asta del guardaroba.


Design alla Coop
Supermercato Coop di Via Arona, 15 - Milano
Dal 13 al 18 aprile
A cura di: 
Umberto Rovelli 

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