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 194 STORIE DI UN SEGNO


Nato a Potenza nel 1937, Michele Spera si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di Architettura, l'Accademia di Nudo di Villa Medici e studiare incisione alla scuola comunale con Attilio Giuliani.

All'attività professionale di grafico per il mondo dell'industria per molti anni Michele Spera ha parallelamente affiancato la collaborazione – dal 1962 – con il partito repubblicano, partito emergente di cui – su richesta di Ugo La Malfa – ha inventato l'immagine attraverso una nuova concezione della grafica politica. Modello diventato, nel tempo, apprezzatissimo "caso di scuola" – come ricordava anni fa Massimo Bucchi nelle pagine de La Repubblica "i suoi manifesti (…) sono ancora l'esempio di uno stile che ha trovato epigoni, ma ben pochi successori nel suo tentativo di un approccio globale, di una ridefinizione nell'ambito del rapporto di comunicazione prima ancora che nei contenuti".

Di questa e altre avventure della forma comunicativa vissute da Michele Spera, 194 storie di un segno, è compendio ad un tempo lucido ed appassionato così come lucido ed appassionato è stato ed è, da oltre quarant'anni, il segno grafico – controllatissimo ed emozionante – di uno dei massimi grafici italiani.

Brevi racconti, accompagnati da più di mille marchi, esemplificazioni grafiche, fotografie, disegni, ricostruiscono un percorso, incisivo, riconoscibile, attraverso il quale Michele Spera svela dall'interno i segreti e i retroscena di uno dei mestieri più attuali del nostro tempo.

Pubblicato da Edizioni Socrates ed acutamente introdotto da Domenico De Masi, 194 storie di un segno è un libro molto singolare in cui un grafico, che ha conosciuto la fama internazionale, si racconta senza esitazioni, con un entusiasmo mediterraneo. Un libro che comincia dal Sud, un marchio di fabbrica impossibile da cancellare e dal quale è impensabile prescindere.

Il volume rievoca l'asprezza della terra lucana, la generosità della sua gente e il legame viscerale a un luogo che non offre nessuna speranza di realizzazione dei propri sogni.
194 storie di un segno, racconta quindi la decisione dolorosa e inebriante d'intraprendere la strada per Roma ritraendone i grandi personaggi del mondo dell'arte e della politica che lavorano nella capitale negli anni sessanta.
E proprio l'affascinante commistione tra biografia e professione costituisce uno dei punti di forza di un volume in cui vita e segno appaiono come indissolubilmente coinvolti – e nel caso dello Spera fotografo si potrebbe parlare di familismo iconico visto l'intenso ricorrere della moglie Rosalba quale modella/musa di molte campagne dedicate al mondo femminile e non solo.

Contemporaneamente alla ricostruzione della sua vicenda autobiografica, Spera scrive – con la precisione tecnica e scientifica di un manuale di grafica – la storia dell'evoluzione del suo segno razionale, geometrico, modulare eppure profondamente vitale, denso, archetipico. Potenza di un segno che si mantiene intatta anche a 35 anni di distanza – è il caso, tra gli altri, del Nodo di Trieste elaborato per il PRI – e che suggerisce, tra l'altro, l'insistere di forze sotterranee assai complesse e profonde dietro l'esibita semplicità e linearità di simboli ideati per manifestazioni, convegni, fiere...

Dai mobili disegnati per arredare il piccolo appartamento in centro che divide con Vito Riviello al suo arrivo a Roma, ai marchi per i grandi committenti – Innocenti, Maserati, TG2 Rai, Unioncamere – quelli per il mondo dell'associazionismo – Endas, Cna, ANCD, INCA –, alle energie spese per inventare l'immagine del partito repubblicano, 194 storie di un segno costituisce un serbatoio assai capiente, un abaco ricchissimo di exempla da ricordare e ponderare anche, e soprattutto, per la carica di umanissima utopia di cui sono intrisi.

Quasi duecento brevi storie, corredate da più di mille immagini, fotografie, disegni, fanno di questo di Spera il primo libro che fa uscire la grafica dal ghetto nobile degli addetti ai lavori.


Michele Spera
Studio Spera&Spera

www.speradesign.eu












194 storie di un segno
di Michele Spera
presentazione di Domenico De Masi
1996, Edizioni Socrates, Roma
www.edizionisocrates.com

a cura di: 
Umberto Rovelli 
I.

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VII.

VIII.
IX.

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XI.

XII.
XIII.

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