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 1° CONCORSO INTERNAZIONALE DI ECO-DESIGN CASA TOSCANA


Al Salone del Mobile di Milano si è svolta, tra le innumerevoli manifestazioni di questi giorni di febbrile attività, la premiazione del 1° Concorso di Eco-design Casa Toscana, promosso dal Consorzio Casa Toscana in collaborazione con il Centro Studi Giovanni Klaus Koenig e parte del Dipartimento di Processi e Metodi della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze.

Muovendo dalla considerazione che nessun altra regione come la Toscana presenta una tradizione di equilibrio tra naturale ed artificiale come la Toscana – basti pensare all'armonico dipanarsi di paesi e città, all'accuratezza dell'economia rurale, al sapiente utilizzo dei materiali proprio della bottega artigiana – e proponendosi di valorizzare il mobile toscano e di rinnovarne la tradizione, è nata l'idea di questo concorso per la progettazione di elementi di arredo che presentino spiccate caratteristiche di sostenibilità ambientale.
Ai progettisti si richiedeva di rivolgere particolare attenzione alla ricerca di una sensibilità ecologica allargata a tutte le fasi della vita del prodotto, dall'utilizzo di materiali rinnovabili, riciclati e "puliti", alla produzione ottenuta riducendo al minimo gli scarti e adottando sistemi di lavorazione il più possibile attenti all'ambiente, all'attenzione per la salute dei consumatori e all'allungamento della durata, fino alle caratteristiche di riciclabilità, disassemblabilità, monomaterialità dell'oggetto progettato.

Di particolare interesse è stata la diretta collaborazione di alcune aziende toscane, tra cui Giemmegi, Coef, Giovannetti, Donati & Gasperini, Famam, che, rimanendo anonime fino al momento della premiazione, hanno fornito i brief di progetto su cui i candidati erano invitati a confrontarsi ed hanno permesso in questo modo di garantire un più stretto rapporto tra mondo del progetto e mondo della produzione – contrariamente a quanto spesso avviene nei concorsi di questo tipo. Il coinvolgimento di aziende che hanno espresso reali bisogni legati alla loro specifica attività ha fatto sì che i progettisti che hanno deciso di partecipare abbiano avuto la possibilità di rispondere a richieste tra loro molto diverse; si va infatti dalla camera da letto al mobiletto per bagno, dalla rivisitazione del classico al mobile pensato per un pubblico giovane di tendenza.

La giuria composta da esperti del settore come Roberto Segoni e Lino Centi – rispettivamente presidente e direttore del Centro Studi Klaus Koenig –, Massimo Ruffilli, direttore delle Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura di Firenze, Maria Berrini direttrice di Istituto Ambiente Italia, designer come Isao Hosoe e Denis Santachiara e imprenditori come Gianni Overi e Franco Dominici, si è riunita il 2 Aprile 2001 per nominare i vincitori tra gli oltre 150 progetti arrivati da tutto il mondo. Compito certo non facile vista l'alta qualità dei progetti presentati, tanto che la giuria ha deciso di assegnare 2 secondi premi e 3 terzi premi ex-equo.
La premiazione dei vincitori e dei segnalati si è svolta nello spazio allestito dal Consorzio Casa Toscana al Salone del Mobile di Milano, in cui sono stati esposti i progetti più significativi, molto diversi tra loro ma tutti interessanti.
Così, se 1° premio è andato alla cucina Bino progettata da Ornella Sessa e Leonardo Dolfi, dalle linee estremamente moderne e tecniche da realizzare in ecorex, alluminio e vetro serigrafato, il 3° premio è stato assegnato, tra gli altri, allo scrittoio Dedalo, di Gaetano Martella, un tentativo di rivalutazione del mobile classico, con particolare attenzione al recupero di tecniche artigianali. Si tratta infatti di un progetto pensato interamente in legno massello con giunti ad incastro e finiture a cera.

Ancora tra i premiati il 2° posto è andato a due sedute: il pouf componibile Ecco dell'inglese Lee Ackland – il cui nome è stato scelto dall'autore non solo per l'assonanza con la parola ecologia ma anche perché le lettere sembrano accostarsi abbracciarsi come gli elementi del progetto – e l'accogliente poltrona a dondolo antropomorfa Sogno di ritornare bambino di Moira Stefani, realizzata interamente in canapa, rispondendo così alle richieste di monomaterialità, riciclabilità ma anche lunga durata del prodotto.
Il pouf Ecco, in canapa, cartapesta e waterlily si propone, attraverso la realizzazione di oggetti di piccole dimensioni, altamente espressivi e poco costosi, quindi facilmente accessibili, come un modo semplice di avvicinare il consumatore ad oggetti per la casa realizzati con tecnologie particolarmente attente all'ambiente e materiali insoliti.

Oltre allo scrittoio Dedalo il terzo premio è andato al progetto del gruppo formato da Antonio Marano, Antonio Basti, Giuseppe Bucchianico, Donato D'Ercole, Riccardo D'Oria, il complesso sistema cucina-espositore Alluminium zuppa, in vetro satinato, legno massello ricomposto, pietra lavica, alluminio e acciaio, e al sistema Virus in pannelli in fibre legnose provenienti da foreste controllate progettato da Eva Parigi e Matteo Zetti.
Testo:
Gloria Refini

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ha collaborato:
Elena Granchi
Sonia Morini

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