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 COLOURS IS LIFE
 Intervista a Biagio Cisotti e Sandra Laube


Azienda toscana Brf ha, tra l'altro, il merito di aver portato alla ribalta giovani designer - così è avvenuto, in occasione del suo lancio ufficiale avvenuto nel 1992, con la Collezione Tran - Tran, disegnata da Massimo Iosa Ghini.
Colore, forme sinuose ma anche sobrietà costruttiva fanno della Brf un'azienda particolare nello scenario del design.
Con il leit-motiv "colore è vita" che accompagna l'ultima collezione, l'azienda è riuscita a trasfondere nella vita di tutti i giorni la nostalgia per una nuova idea di abitare. Poltrone leggerissime in metallo traslucido, plastica colorata dal forte richiamo al mondo del cartoon, oggetti spensierati ma, allo stesso tempo, contaminati da varie culture e tendenze. Per una casa che sia luogo di "coccole" e giusto riflesso della sensibilità contemporanea, con prodotti che hanno superato la dimensione del semplice oggetto per diventare segni ben riconoscibili, utilizzabili nel design, nella moda e nel cinema.


Cosa caratterizza Brf Colours is life?
La nostra idea è che il colore non è lo stile di un movimento, ma una fra le dimensioni fondamentali del nostro vivere e che quindi si presenta come parte integrante del progetto. La nostra sfida è cercare di riprodurre attraverso i prodotti il processo animistico dell'oggetto, un processo che spontaneamente provoca in noi emozioni, attraverso le quali decidiamo se il prodotto ci piace o no. Non vogliamo rispondere ad un bisogno primario, ma crediamo che sia possibile "ridisegnare" la vita cominciando dai prodotti che ci circondano quotidianamente, per renderla maggiormente vivibile ed allegra.

Com'è nato il vostro rapporto con Brf?
Il rapporto è nato da un progetto e dal successivo intento di costruire, insieme con il presidente Fabio Biancucci, una serie di oggetti. La prima collezione nasce con Massimo Iosa Ghini nel 1992 e Brf si presenta subito con una sua identità precisa, proponendo il tema del colore e del gioco come aspetto forte delle sue collezioni e facendolo diventare un segno intramontabile fino ad oggi. Così crediamo di essere propositivi, suggerendo attraverso la nostra produzione forme nuove, funzioni inedite, materiali inconsueti e segni innovativi.

Chi acquista i vostri prodotti?
Il cliente Brf è attento alla moda, al cinema, al mondo virtuale, e cerca di comunicare anche attraverso gli oggetti il proprio stile di vita. Non ha nazionalità. E' capace di sviluppare un gusto personale e non legato a consuetudini formalizzate prestabilite. E' un personaggio capace di interpretare le nuove sensibilità che progressivamente emergono dalle trasformazioni della realtà socioculturale.

Che cosa rappresenta per voi il nuovo, l'innovazione?
La seduta Play-Station di Jerszy Seymour, ad esempio, è riuscita bene ad interpretare i cambiamenti che avvenivano intorno all'abitare. Brf da sempre è molto attenta alle tendenze imminenti e cerca di tradurre tali sintomi in proposte formali. Essere innovativi significa indagare con i giovani i nuovi comportamenti e trasformarli in forme rinnovate. Così Play-Station non è semplicemente una poltrona ma un imbottito che cresce in nuove forme per un migliore relax, riuscendo ad interpretare i cambiamenti.

Come immaginate Brf nel nuovo millennio?
In generale rimarrà fedele alla sua filosofia attuale, pronta ad interpretare i nuovi modi dell'abitare ed il linguaggio del contemporaneo.
Sarà necessario osservare con attenzione i nuovi materiali da usare nei prossimi prodotti, le tecnologie appartenenti ad altri mondi del progetto e farli diventare segni forti per Brf.
Ormai il luogo non limita la produzione, basta osservare le creazioni circostanti per proporre nuovi processi idonei alle specifiche delle proprie collezioni.
Brf è sempre stata attenta a tutti i cambiamenti e sarà anche negli anni a venire propositiva verso ogni esigenza e richiesta.


BRF srl
Loc. S. Marziale, 21
53034 - Colle Val d'Elsa - Siena - Italia
tel. +39/0577 929418
fax +39/0577 929648
www.brfcolors.com
biancucci@brfcolors.com
Testo:
Angelo Minisci

I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.

ha collaborato:
M.Angeles Fernández Alvarez
Elena Granchi





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