MOROSO / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2008


Il grande e persistente successo di Moroso è nato da una filosofia di lavoro che rifiuta le regole e volutamente va controcorrente. L'essere sempre fuori dagli schemi gli permette di osare e portare avanti "gesti forti" alla ricerca di nuove funzioni e forme degli oggetti. Cercare quindi di descrivere quanto Patrizia Moroso ha voluto presentare a questa edizione del Salone del Mobile diventa un compito difficile sia per il numero e per le diverse categorie merceologiche che per la diversità dei prodotti nei materiali, nei disegni e nelle ispirazioni. Lontani sono quei tempi in cui una collezione Moroso era definita solo da divani. Oggi si presenta una piattaforma di oggetti che ruotano intorno all'imbottito e definiscono il significato che Patrizia Moroso ha voluto e saputo comunicare come "unità della diversità".

La sintesi perfetta di questi concetti è rappresentata dal progetto di Patricia Urquiola , che con Bohemian ha saputo interpretare al meglio lo spirito dell'azienda. Bohemian collega passato e presente, funzione e materia, finiture e design, artigianalità e industrializzazione proponendo una collezione di oggetti innovativi. Tutti questi concetti fanno parte del DNA di Patricia Urquiola che proprio con Moroso condivide questa visione del design e propone alcuni tra i suoi pezzi migliori. Con Bohemian Patricia Urquiola si confronta con il classico, sia nelle linee che nella lavorazione, interpretandolo in un modo originale, modernizzandolo e rivoluzionandone il concetto. Bohemian non è un semplice ready made ma una vera e propria sperimentazione.

La lavorazione capitonnè viene reinventata, modernizzata, applicata con i bottoni automatici e legata a forme nuove, quasi liquide, che si fondono sulla struttura portante. L'uso del rivestimento è unico, ci sono sovrapposizioni di pelli, tessuti tradizionali e tecnologici, tappeti del Brasile...
Bohemian è una sorta di patchwork di lusso che dona all'oggetto uno spirito colto, nomade globale e contemporaneo. Patricia Urquiola nella collezione Bohemian, che comprende divano, bergere, chaise longue, poltrona e pouf, sa miscelare nei suoi oggetti le più sofisticate tecnologie con la qualità e la raffinatezza della lavorazione artigianale, spingendone oltre i limiti le potenzialità.
E tutto questo Moroso lo sa fare in modo naturale, mai urlato, lasciando parlare gli oggetti il cui significato è racchiuso nello studio dei dettagli e dei particolari, nella lavorazione, nelle tecnologie.

Se in Bohemian Moroso ha mostrato di saper fare bene una collezione industriale e artigianale, con il Do Lo Res sofa di Ron Arad l'azienda si è concentrata sul saper fare un imbottito. Do Lo Res non è sicuramente un imbottito tradizionale ma un oggetto con una forma legata al mondo digitale e una costruzione molto complessa che parla di componibilità, di schiumati a densità variabili, di schienali ad altezze differenti di tanti, piccoli moduli agganciati ad una piattaforma in misure diverse che formano un paesaggio futuristico e suggeriscono degli skyline.

Diversa è la poltroncina Bouquet di Tokujin Yoshioka, risultato di una sofisticata abilità sartoriale di haute couture, abbinata alla capacità di saper industrializzare un prodotto così complesso. La poltroncina Bouquet infatti ricerca la perfezione dei dettagli.
Tokujin Yoshioka, valuta e progetta ogni singola cucitura e gli effetti degli elementi esterni sulla superficie come i riflessi di luce, il colore, le sensazioni, i cromatismi. L'effetto voluto dal progettista è quello di fare una poltrona di petali su cui affondare quando ci si siede che riprende la forma originale una volta che ci si è alzati. Una sfida costruttiva che l'azienda ha saputo raccogliere e trasformare in un progetto che unisce la bellezza e la poesia della cultura giapponese con il know how costruttivo di Moroso.

Contrapponendo le forme ai materiali si arriva a Nanook la collezione del giovane emergente Philippe Bestenheider, altro giovane emergente del team Moroso, che porta avanti la sua ricerca sugli studi della geometria della natura riletta attraverso la tecnologia, ottenendo un effetto davvero innovativo sia nella forma che nella costruzione. Bestenheder propone una poltroncina, una sedia con struttura in resina e rivestimento in tessuto tecnico con geometriche esaltate dai colori e un tavolino in acciaio che può essere sovrapponibile. Continua la collaborazione con la coppia Nipa Doshi e Jonathan Levien che presenta i divani My Beautiful Backside e il daybed Princess, andando ad aggiungere nuove proposte alla collezione dei Charpoy presentati lo scorso anno. I loro prodotti sono un esempio di unione tra lavorazione manuale e industrializzazione. Tessuti indiani pregiati cuciti a mano con materiali preziosi accoppiati a tessuti tecnici, che si appoggiano su strutture prodotte industrialmente. Oggetti che raccontano la globalizzazione come arricchimento progettuale e l'apertura mentale di Moroso che cerca la ricchezza progettuale nell'internazionalizzazione delle idee e riesce a lanciare nuovi trend.

Anche l'olandese Edward Van Vliet decoratore d'interni di lusso, viene scelto da Moroso per proporre imbottiti pregiati, lavorando sui rivestimenti..
Dall'unione di queste due esperienze nasce una collezione completa che comprende divano chaise longue, poltrona, pouf, lampade e tappeti. I cui tessuti hanno un carattere nomade e sono realizzati a mano in Marocco e Tailandia. Van Vliet e Moroso propongono un nuovo modo di interpretare l'ambiente rendendolo esclusivo attraverso la raffinatezza della lavorazione di broccati finissimi. Insieme creano una proposta che oltre che per i privati, può andare a coprire una fascia di mercato di contract di lusso con hotel e locali super esclusivi.
Una collezione per il contract, con un approccio al progetto razionalista, nasce invece dalla collaborazione con Enrico Franzolini che sviluppa il sistema Stainless, funzionale ed estremamente elegante che comprende divano, poltrona, poltroncina lounge, sedia e sgabello alto con una struttura portante leggera e discreta a cui si combinano comode sedute, disponibili in diverse versioni e infinite soluzioni.
Non potevano mancare nuove proposte di sedie in materiali diversi e strutture in metallo o in legno e con una forte attenzione al comfort e all'ergonomia e Tomek Rygalik propone Tennis Chair e Net Chair in schiumato la prima e in rete metallica la seconda.

Ad arricchire ulteriormente il catalogo, per rendere totale e globale la proposta di ambienti, arriva anche un nuovo sistema di librerie, Hal, studiato dal gruppo Kairos che, coerentemente con lo spirito Moroso, sfida le leggi della gravità e le regole cartesiane. Un progetto costruttivo complesso reso forte dalla presenza di elementi distanziatori inclinati, che diventano segni forti e rendono la libreria facilmente riconoscibile e personalizzabile.
Tutta questa ricchezza di idee e proposte viene presentata all'interno dello stand Moroso progettato da Patricia Urquiola e Martino Berghinz.



 Ulteriori informazioni sui prodotti delle passate stagioni in SIdMM 2005, SIdMM 2006 e SIdMM 2007  


Moroso
Via Nazionale, 60
33010 Cavalicco (Udine) Italy
Tel +39 0432 577111
Fax +39 0432 570761
www.moroso.it
 
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ha collaborato:
Leticia Gómez Parrado
 




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