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 MOROSO / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006


Performances eccezionali per l'azienda nata nel 1952 e divenuta oggi leader nella fascia alta di mercato grazie ad un percorso fatto di incessante ricerca, innovazione nelle forme e nel design, sapiente cura artigiana ed una visione strategica capace di considerare nuovi sviluppi e nuove direzioni per stimolare la produzione verso nuovi traguardi da raggiungere. Moroso propone infatti creazioni che uniscono tradizione e avanguardia in termini di materiali e processi produttivi, mix di estetica, armonia delle proporzioni, eleganza delle linee, qualità formale e funzionalità, a conferma di una versatilità linguistica e materica dell'elemento d'arredo.

Per la prima volta nella sua storia cinquantenaria, Moroso si confronta con il mondo dell'oggettistica e lo fa con la consueta inconfondibile verve creativa. Le linee proposte, costituite da elementi coordinati stilisticamente risolvono in modo coerente e con un'immagine armonica il concetto espositivo di Stanze, che mira ad un'offerta ampia e completa per tutto quello che accade in un ambiente abitativo, dove ogni elemento può convivere con gli altri in piena armonia secondo combinazioni diverse di volta in volta.

Un mondo bianco dove il cromatismo è dato dagli oggetti presentati, pannelli-divisori simili a tapis-roulant verticali dove scorrono, interminabili, le immagini stilizzate dei prodotti, frutto di linguaggi creativi che si toccano e che convergono in un'unica idea che fa emergere voci note così come nuove personalità del design: così si presenta Moroso al Salone del Mobile 2006 nell'allestimento dello Stand curato da Patricia Urquiola e Martino Berghinz e nell'interpretazione grafica della giovane artista Corinna Cadetto.

Shanghai Tip, della designer Patricia Urquiola, è un sistema di sedute contemporaneo raffinato e rassicurante, con un sapore di lusso vagamente orientale, completamente sfoderabile.
Semplice e minimal in posizione normale, di grande comodità quando lo schienale, dotato di meccanismo di inclinazione si alza. Sono pensati per stare insieme ai divani, coordinarsi ed integrarsi pur mantenendo precisa identità e autonomia. I piedi in tubo di acciaio cromato o verniciato nero rimandano ai bastoncini in legno colorato del gioco dello Shanghai. Lo stesso si ritrova nelle gambe dei tavolini, che completano il sistema.

Cercando una forma nuova per una seduta non imbottita, il progetto Antibodi si sviluppa a partire dalla genesi cellulare di petali cuciti in maniera triangolare, formando geometrie generose. I petali sono in materiale doppiato – feltro/panno e panno/pelle – e leggermente imbottito, che danno vita a un rivestimento portante, successivamente fissato ad un telaio metallico verniciato o cromato. Il rivestimento assume una doppia funzione, con i petali rivolti verso l'alto per una versione più eccentrica e femminile e con i petali verso il basso per una visione volutamente severa.

Sviluppo formale dell'amaca presentata alla mostra Ideal House alla Fiera di Colonia e accompagnamento ideale della poltrona Smock presentata lo scorso anno al Salone del Mobile, il sofisticato ed elegante divano Smock utilizza il linguaggio formale del design leggero e stilizzato giocato intorno al drappeggio dei braccioli a forma di anello, dei pieni e dei vuoti, del confort e del lusso insito nel lavoro di Patricia Urquiola.

La struttura leggera del tavolino Ukiyo, del designer giapponese Tomita Kazuhiko, è in filo di acciaio, contrapposta all'importante decorazione che usa il tessuto dei Kimono tradizionali costampati con resina poliestere per il piano d'appoggio. Il progetto fa parte della ricerca avviata dalla Moroso sui complementi e sulla decorazione. La fioritura rappresenta il periodo più felice e radioso in cui la massima energia si diffonde ovunque, sebbene nessuno possa dire se il fiore appena sbocciato esisterà ancora un attimo dopo o meno. I fiori, pertanto, sono stati i motivi decorativi più utilizzati sin dall'epoca in cui tutti i giapponesi indossavano il kimono.

Al divano Saruyama, una delle icone del design contemporaneo disegnato quasi 20 anni fa per Moroso, Toshiyuki Kita affianca un arcipelago di isole indipendenti: piccole sedute e chaise longue che vivono di vita propria e contemporaneamente mantengono inalterate le caratteristiche di estetica organica e funzionalità insite nel progetto iniziale. Se infatti Saruyama è pensato per degli spazi ampi, le isole rispettano esigenze più contenute. Saruyama Islands devono essere piccole colline e promontori alti e bassi dove è possibile vivere liberamente, una forma organica incontrata da persone del passato.

Gli imbottiti fuori scala Closer, abbinano le forme opulenti di sedute metafisiche a quelle confortevoli della memoria. I rivestimenti con tessuti dagli importanti grafismi floreali sono sempre disegnati da Tord Boontje.

Bon-bon, serie di tavolini a diverse altezze – side table, low table, coffee table – decorati con delicati motivi floreali. Raffinatissimi e preziosi; per una casa elegante e per alberghi di lusso.

La collezione The Other Side of Ceramics di Tord Boontje propone vasi, piatti e contenitori. Forme classiche dalle immagini volutamente contrastanti, relazionano decori legati alla natura rigogliosa e insieme al suo decadimento. I pezzi sono realizzati con una particolare tecnica a stampaggio mentre l'artwork è disegnato a mano, elaborato al computer e fotografico.

Il gruppo For Use presenta C-Chair, linea di poltrone e poltroncine pensata per l'ufficio, le sale riunioni e le zone attesa, è caratterizzata da un grande confort dato dall'elasticità e dal movimento della seduta.

Fiori che si rincorrono in uno spazio rotondo sottilissimo come i sogni, fiori che non trovano uno spazio reale se non nei riflessi di un lago ghiacciato, nella vibrazione di un colore, nello spazio siderale o nella grana del rapporto poetico che annulla la differenza tra la figura e lo sfondo. Oggetti sensibili da introdurre domesticamente in uno spazio giocoso, simile alla situazione dalla quale sono nati: l'incontro girotondo tra il giovane designer Luca Nichetto, attento all'equilibrio progettuale della struttura, e la dolcezza della sensibilità formale del fotografo Massimo Gardone. Around the Rosy sono tavolini caratterizzati da un elevato contenuto tecnologico grazie all'utilizzo del materiale plastico Alicrite, sia nella variante a strati bicolore che in quella con tessuto stampato raffigurante temi d'ispirazione floreale. La particolare tecnologia è stata messa a punto con la collaborazione della product manager Lisa Tavazzani.

Scultorea, dalle linee sinuose, "la poltrona Raw è pensata per durare a lungo e minimizzare l'impatto sull'ambiente circostante. Non ha una struttura interna, ed è prodotta da un materiale estremamente naturale e grezzo", così Tomek Rygalik definisce la sua poltrona in cuoio autoportante. E' un prodotto studiato pensando all'economia dei mezzi, ossia alla durevolezza dell'aspetto. La sua integrità nasce dalla geometria ben ponderata e dalle proprietà naturali della pelle non conciata. È una poltrona non intrinsecamente obsolescente, ben realizzata, che invecchierà con grazia.

Supernatural di Ross Lovegrove è una sedia che utilizza la tecnologia dello stampaggio a iniezione in poliammide rinforzato in fibre di vetro con un processo di gasmoulding. Questo sistema produttivo prevede un forte investimento da parte dell'azienda, ma si risolve in un prodotto con un ottimo rapporto qualità prezzo che si sposa perfettamente con il resto della collezione. E' proposta in due versioni, con lo schienale pieno o forato, dove le perforazioni hanno anche lo scopo di aggiungere un effetto polisensoriale alle sedie quando la luce le attraversa per creare ombre che arricchiscono lo spazio. La sedia Supernatural è colorata, impilabile e per la particolarità del materiale utilizzato, è adatta anche per l'esterno.

Una sedia e il suo rivestimento, un continuum di drappeggi e increspature, un gioco di volumi che evoca movimenti ondulatori e modella le forme. La collaborazione tra Ron Arad e A-POC – acronimo di A Piece of Cloth e che nasce dal connubio creativo di Miyake Issey e Dai Fujiwara nel 1998 – è lo sviluppo formale di un abito o di un oggetto di design, che utilizza un innovativo processo produttivo. Il capo in maglieria così creato ha una doppia di funzione, poiché si plasma, a seconda della scelta dell'interlocutore, intorno al proprio corpo o intorno a Ripple Chair.
Aggregazione materico-formale, che attraverso architetture sorprendenti si organizza in oggetti morbidi, sinuosi e governati da una volontà precisa e riconoscibile. A-POC è una linea di abbigliamento che utilizza un sistema innovativo di produzione. Mediante un processo unico, tessuto texture e componenti formano un capo finito che si delinea in una sequenza a rotolo. La stessa filosofia di processo unico di produzione è anche alla base di Ripple Chair, elaborazione figurativa di una linea continua che piegandosi prima ed incrociandosi poi, genera il segno dell'infinito e usa la plastica come interlocutore. L'apertura circolare della seduta, la leggerezza e morbidezza delle linee, la robustezza del materiale utilizzato e l'impilabilità, rendono la sedia particolarmente adatta agli spazi domestici e agli spazi collettivi.

Estetismo lineare, pulizia formale ed un razionalismo tipicamente dell´est contraddistinguono infine il design della poltroncina/seduta con schienale a due movimenti manuali Transform – progettato da For Use.



 Ulteriori informazioni sui prodotti delle passate stagioni in SIdMM 2005  


Moroso
Via Nazionale, 60
33010 Cavalicco (Udine) Italia
Tel +39 0432 577111
Fax +39 0432 570761
www.moroso.it

 
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ha collaborato:
Mariagiulia Graniti




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