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 DE SEDE / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006


de Sede, rinomato produttore di sedute imbottite di design e con un know-how di eccellenza mondiale nella lavorazione delle pelli, racconta la propria storia – di vita, di sogni, di comodità e di sicurezza. Il marchio de Sede corrisponde alle forme definite, all'eleganza, al senso del colore, allo stile e la comodità; per una cultura dell'eccellenza.

Per quasi 50 anni, è stata intransigente nell'impegno per l'artigianato, la qualità e l'innovazione. Soltanto in questo modo de Sede è diventata una marca principale nel panorama internazionale del design. Oltre alla qualità, la filosofia mette a fuoco la lealtà; che rinforza la posizione aziendale di fronte alla concorrenza e che è rafforzata dalle certificazioni Iso 9001 e Iso 14001 assegnate.

Oltre che sulla ricerca estetica, de Sede si concentra su ergonomia, comfort e funzionalità, sulla accurata selezione dei materiali e sul miglioramento continuo della sua elevata competenza nella lavorazione artigianale e nel trattamento delle pelli.


de Sede, sarà presente con un suo stand al Salone del Mobile di Milano 2006 con una serie di nuovi prodotti firmati da noti designer internazionali:

Il DS-540, creato da Thomas Althaus, è una storia a puntate sui divani con leggera imbottitura. Il modello, anziché riferirsi a memorie nostalgiche, esprime tutta una positiva visione del futuro, improntata da un soffio di inconsueto. I cuscini del sedile e dello schienale richiamano nel loro aspetto una morbida trapunta e invitano alla distensione e al godimento di un piacere a profusione. Con una semplice manovra, i cuscini dei braccioli e dello schienale possono essere portati in posizione eretta, e così il divano si trasforma un'intima isola di tranquillità. Lateralmente il corpo squadrato è inserito in un telaio metallico di sostegno, che contrasta piacevolmente con i morbidi cuscini. Tramite elementi aggiuntivi, il divano può essere facilmente ampliato fino a divenire gruppo d'angolo. Il modello mette intenzionalmente in rilievo tutta l'importanza assunta dalla qualità.

Il DS-541 ancora del designer Thomas Althaus è un gioco delle trasformazioni, intelligente e tecnicamente raffinato: in un batter d'occhio il divano si muta in un lettino per una pausa di distensione. Tramite una rotazione dei sedili di 90°, il poggiagambe si porta sotto i braccioli laterali. La regolazione dello schienale reagisce ad un meccanismo di sgancio integrato nel bracciolo. Mentre lo schienale si abbassa più in piano, il bracciolo si alza in corrispondenza in una posizione ergonomicamente ottimale. La linea del modello DS-541 attira per la rimarcata geometria orizzontale dello schienale sviluppato in lunghezza. Dallo schienale partono i poggiabraccia, sporgenti lateralmente in elegante accordo con tutta la struttura. Il bordo superiore dello schienale è formato dalla sottile striscia dei due poggiatesta regolabili. Il DS-541 sembra quasi fluttuante senza contatto con il telaio di metallo cromato.

Nella musica, rapsodia indica un pezzo caratterizzato da una interpretazione evocata con uguale movimento. Proprio così agisce il divano DS-123 di Mathias Hoffmann. I braccioli arcuati fluiscono in avanti, creando per l'osservatore una straordinaria prospettiva. Il modello stesso ne riceve l'aria di un certo non so che. Non è lo sforzo oggi frequente di esaltare poltrone e divani al disopra della loro funzione, secondo una moda già caduta in una specie di crisi di mezza età. È nient'altro che una creazione di getto. Provocante è anche la combinazione di tessuto e pelle. Al DS-123 non si può rilevare nulla di scontato, anche se qui forma e funzione sono fuse in una armonica realtà, del tutto lontana dalla nebulosa forma a sagoma fluente.

Nella realizzazione dei mobili imbottiti, il DS-180 di Braun & Maniatis stabilisce un singolare contrappunto: un telaio di acciaio al cromo percorre l'intero divano. La struttura del telaio, nata nei tardi anni '40 in California, conosce nel DS-180 la riedizione di un'idea ispiratrice che risponde all'esigenza di originalità, ma che con tutto ciò non trascura la funzione. Con il telaio avvolgente nasce nel campo dei mobili un nuovo tipo costruttivo, che segnala la profonda attrattiva di un'estetica di classe superiore. Il DS-180 mostra anche inconfondibili segni della tradizione, senza però essere semplicemente solo la riedizione del passato. Il telaio dalla forte personalità, l'armonia della forma, la qualità e la funzione promuovono già adesso il Contra Punctum a oggetto di culto.

Il modello DS-5 effonde un immenso senso di quiete. Una quiete da toccare quasi con mano. Sostanzialmente, la designer Antonella Scarpitta non ha fatto altro che concepire una versione staccata dal pavimento, con sedili squadrati e eleganti braccioli slanciati. Il risultato: stile italiano, linea pura e raffinata, insomma un mobile lounge, dove giornalmente si celebra nel modo più bello il dolce far niente. Le spalliere, tipicamente basse da lounge, possono venire alzate individualmente, così da costituire un comodo appoggio. Il DS-5 rispecchia in tutte le angolature della sua esecuzione una intima precisione, un'armonia equilibrata tra comodità e estetica. Il distacco dal pavimento è un tocco di fantasia. Mai prima di adesso era stato così semplice e così piacevole perdere il contatto con il suolo.

Il DS-370, il divano di Cuno Frommherz, è l'antipolo dell'agitazione che ogni giorno spietatamente ci accerchia, il contrappunto all'irrequietezza di un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti, dal mito della velocità, dalla narcisistica illusione di possedere una soluzione per tutto, ma proprio per tutto. E quanto più si allarga sulla nostra vita la prospettiva negativa dell'inquietudine, tanto più abbiamo bisogno della distensione, della chiarezza, della certezza e dello spazio inteso come ampiezza di vedute. Il DS-370 è, nonostante il suo forte carattere formale, a cominciare dalla morbida armoniosa geometria e per finire con le marcate cuciture, un divano che comunica all'osservatore un senso di disponibilità di spazio. Non è necessario spiegarlo con un'ostentazione o una teoria. Ciò è dovuto alla rigorosa riduzione all'essenziale e vale per l'estetica del divano. Del tutto diversa la funzione. Questa ci invita a trovare la giusta posizione per i vari stati d'animo: dal convenzionale stare seduti, all'abbandonarsi con comodo, al distendersi completamente. Al contrario, seduti o distesi si può stare nella migliore compagnia di accoglienza e di riposo.


Infine, delle stagioni passate, si ricordano i seguenti prodotti de Sede:
l'avvolgente divano DS-152 – ideato da Jane Worthington –, la collezione di imbottiti DS 207 – della designer Antonella Scarpitta –, nonché la storica seduta RH 301 disegnata da Robert Haussmann.




de Sede AG
Oberes Zelgli 2
CH-5313 Klingnau
Tel. +41 56 268 01 11
Fax. +41 56 268 01 21
www.desede.ch

 
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ha collaborato:
Elena Granchi




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