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 MEBEL' 2000
 Mosca 14 - 18 novembre 2000


La Mebel' è giunta ormai alla sesta edizione e si sta facendo grande. Sta diventando un evento importante nel settore del mobile e dell'arredamento in genere con cui si deve fare i conti. E i conti bisogna farli anche con il meteo ormai impazzito che regala generosamente pioggia invece che dispensare la solita neve, abitudinaria e tradizionale.
Anche per l'edizione 2000, il cuore e centro della fiera è stato il padiglione italiano, il 2 salone 2, allestito come sempre dall'Ice e Federlegno - Arredo. Tra le 119 imprese espositrici, una folta rappresentativa toscana fatta di 19 aziende, alcune delle quali presenti per la prima volta in un'area ampiamente congestionata e coordinate dall'azione sinergica attivata dal Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento in collaborazione con la Regione Toscana, Il Centro Estero Camere di Commercio e Federlegno - Arredo.
La fiera in genere è stata un successo. Molti i visitatori (non ancora disponibili i dati statistici ufficiali) e gli operatori interessati provenienti da Mosca, dalle altre città della Russia, dalle ex-repubbliche sovietiche e addirittura dalla Cina e da altri paesi europei come la Polonia e la Repubblica Ceca. Intorno alla fiera, una serie di eventi paralleli: seminari di designers negli show-room più esclusivi, inaugurazioni di nuovi punti vendita con cocktail e inviti per la stampa specializzata. Come se non bastasse, si è quasi respirato un effetto "moltiplicazione" degli spazi italiani: non solo perché oltre al padiglione 2.2 erano state allestite altre due aree espositive italiane (al padiglione 6, 100 mq con 6 aziende espositrici nel settore componenti; al padiglione Forum con 200 mq e 8 imprese), ma per il motivo che molti spazi degli altri padiglioni sono stati acquisiti da negozi moscoviti che hanno portato in fiera mobili o cucine italiane. Il negozio PAIL, per esempio, che distribuisce le cucine di Giemmegi e di Ferretti Group o ancora il negozio STEALTH.
I nostri concorrenti più diretti, gli spagnoli, sembrano quasi avere perduto interesse per il Mebel' (solamente 32 presenze) e parallelamente gli operatori che hanno partecipato alla fiera sembrano averli trascurati. Negli altri padiglioni si osserva soprattutto una ridottissima presenza di aziende francesi e inglesi (5 espositori per ciascuno dei due paesi), mentre la collettiva tedesca è più numerosa (46 aziende ma nessuna di essa rappresenta il top dell'industria mobiliera tedesca). Come è ovvio, è stata massiccia anche quest'anno la partecipazione di aziende russe (348 espositori tra aziende commerciali e produttrici) e notevole anche la presenza polacca (38 aziende ). E' scontato evidenziare che sia la produzione russa e che quella polacca, si rivolgono ad un target basso, medio-basso, mentre l'industria mobiliera italiana - che produca oggetti di design, contemporanei o classici, punta in generale verso il livello alto e di nicchia.
La manifestazione fieristica ha dunque riscosso successo e ha fornito spunti interessanti alle imprese partecipanti su come affrontare il mercato russo che rimane comunque incerto. Infatti, anche se tra i nuovi mercati quello russo ha fornito i risultati più incoraggianti, il panorama è ancora molto contraddittorio.
La Russia del duemila potrebbe in ogni caso trovarsi di fronte ad una nuova fase di sviluppo dopo la crisi del 1998 e la tripla svalutazione del rublo. Nel 1999 si è assistito ad un'importante e quasi incredibile stabilizzazione in parte dovuta alla svalutazione del rublo che ha reso più competitivi i prezzi russi sui mercati internazionali, all'aumento dei prezzi del petrolio e alla ripresa della produzione industriale interna. Nel 1999 il PIL è salito del 3,2% rispetto al 1998 e nel primo trimestre del 2000 la crescita è stata addirittura del 7-8% e sono continuati ad aumentare anche i consumi privati. Fra questi, quelli relativi ai beni durevoli (e quindi anche mobili e oggetti per la casa) sono stati stimati in 894,2 miliardi di rubli (37,9 Usd) nel 1999 e in 1.350 mlrd di rubli per il 2000 (42,2 - 45 Usd). Per il 2000, le previsioni indicavano un ulteriore consolidamento dell'economia con una crescita del PIL di almeno di 2-3% e un'inflazione prevista al 18 - 20%. I dati statistici ufficiali ci daranno un quadro definitivo e ci diranno se la previsione di aumento dei consumi, stimata sul 60-65% dei livelli pre-crisi per il 2000 e sul 80% e oltre entro il 2001, è stata confermata oppure no.
Nel frattempo, rispetto allo scorso anno si notano maggiore dinamicità, più pulizia nelle strade cittadine e più ordine nell'architettura urbana. A livello distributivo, sussistono ancora difficoltà simili agli anni passati anche se la tendenza è quella di aprire sempre più degli show-room non molto grandi, specializzati e che lavorano con designers e architetti. Degna di rilievo è l'apertura di Ikea vicino all'area dell'aeroporto, per cui la grande distribuzione internazionale organizzata è ormai penetrata anche in Russia.

Testo:
Letizia Salvadori

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ha collaborato:
M.Angeles Fernández Alvarez




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